Il Marmo di Carrara è conosciuto in tutto il mondo per le sue caratteristiche uniche ed è associato alle più importanti opere di architettura e di arte. Ma come è divenuto così celebre nel mondo? Da sempre ha avuto ambasciatori speciali in tutto il mondo: artisti e architetti che da millenni lo studiano, lo scelgono e lo plasmano per le loro migliori opere. Scoprire il marmo di Carrara è come fare un viaggio nelle meraviglie dell’uomo degli ultimi millenni.
Perché il marmo di Carrara è così celebre nel mondo?
Marmo lunense. La diffusione del Marmo di Carrara risale all’epoca romana con la prima attività estrattiva organizzata attraverso la colonia di Luni, da cui deriva il nome marmo lunense con cui si trova spesso associato per le opere romane.
A Roma venne utilizzato per le più importanti opere architettoniche e artistiche pubbliche e private, una delle quali – tra le più maestose e note – è la Colonna Traiana che oggi è vista da milioni di persone ogni anno e che fu un capolavoro di ingegneria. Diciassette blocchi di marmo di Carrara furono trasportati, via mare prima e risalendo il Tevere dopo, fino a Roma per essere poi sovrapposti. Una impresa ciclopica considerando il peso dei singoli blocchi, tra le 20 e le 30 tonnellate, da sovrapporre l’uno sopra l’altro. La Colonna fu inaugurata il 12 maggio del 113 d.C.
“Roma è costellata di opere in marmo di Carrara tanto da poterla considerare un museo a cielo aperto della materia”
Da allora il Marmo Bianco di Carrara è associato alle grandi commesse della storia; ad opere destinate a durare nel tempo e a diventare simbolo, di epoca in epoca, di grandi successi e di straordinarie realizzazioni tecniche.
La storia ha riservato al Marmo di Carrara il destino di rappresentare nel tempo l’idea di bellezza e eternità.
Le fabbriche del Medioevo. Nel Medioevo il marmo è protagonista nelle grandi fabbriche per chiese destinate a diventare capolavori dell’umanità. Lo scultore e architetto italiano Nicola Pisano scelse il marmo di Carrara per alcune delle sue più celebri realizzazioni, tra cui il Pulpito del battistero di Pisa e la Fontana Maggiore di Perugia. Ma il marmo arrivò pressoché ovunque in quel periodo e tanti furono gli artigiani di Carrara che si trasferirono nelle varie città per seguire da vicino i lavori e fornire maestranze specializzate.
Il Rinascimento. Se l’epoca romana è stata l’inizio della diffusione e della conoscenza del Marmo di Carrara, l’epoca che lo ha reso così celebre nel mondo è senza dubbio il Rinascimento. È in questo straordinario arco di tempo, in cui l’Italia fu assoluta protagonista, che il marmo ha contribuito a donare all’umanità opere immortali. Pensiamo alla Pietà e al David di Michelangelo, al Ratto delle Sabine del Giambologna e al Monumento dei Quattro Mori di Livorno.
L’uso del Marmo di Carrara non era però circoscritto alla sola Italia ma già da tempo prendeva le strade del mare per giungere in tutta Europa e dai porti più importanti del continente si imbarcava per il resto del mondo dove ormai era già divenuto celebre.
Il Neoclassicissimo. Dal Settecento in poi con il miglioramento delle condizioni politiche e della rete di trasporti diventa molto più agevole per gli artisti frequentare la città e vedere da vicino il marmo che poi sarà utilizzato nelle proprie opere. Si assiste nuovamente a una stagione di splendore per il marmo che è la materia ideale per la riscoperta dell’arte antica. È il periodo di Antonio Canova che in Amore e Psiche torna ad esaltare la plasticità del marmo di Carrara.
Gli USA. Il Marmo bianco di Carrara è stata la materia protagonista della nascita degli Stati Uniti ed è stato scelto come materia per opere architettoniche e artistiche di grande rilievo. Si pensi alle innumerevoli statue in marmo del Campidoglio a Washington o alla statua a Benjamin Franklin a Philadelphia di Francesco Lazzarini.
Da allora il marmo di Carrara è fortemente presente negli Stati Uniti d’America per i più svariati utilizzi ed è scelto per i più grandi progetti architettonici.
La storia del Marmo di Carrara è millenaria e da sempre è strettamente connessa all’idea di bellezza. Ecco perché, rispondendo alla domanda iniziale sul perché è così celebre, ancora oggi è la materia per eccellenza dell’arte e dell’architettura.